Il preavviso per fare le dimissioni è un lasso di tempo importante e che assume diversi ruoli che devono essere attentamente conosciuti da parte tua e inoltre, dando il preavviso, potrai evitare di fronteggiare una serie di conseguenze negative che possono essere tutt’altro che piacevoli. Ecco tutto quello che devi conoscere in merito a questo tipo di elemento caratterizzante un contratto di lavoro.
Il preavviso di dimissioni, perché è importante
Il preavviso delle dimissioni rappresenta uno strumento che assume una grande importanza in quanto tutela sia il lavoratore, in questo caso tu che magari intendi cambiare professione, sia per il datore di lavoro.Il preavviso è infatti un lasso temporale, composto da svariati giorni, i quali servono al titolare dell’impresa per trovare un sostituto che ricopra esattamente quel ruolo che tu, fino al giorno effettivo delle dimissioni, continuerai a svolgere per conto di quel datore di lavoro.
Questo quindi non significa che dando il preavviso il giorno successivo tu potrai già rivestire il nuovo impiego che ti è stato proposto: questo accade solo ed esclusivamente qualora tu abbia intenzione di dare le dimissioni dirette.
Quanti sono i giorni di preavviso necessari
I giorni di preavviso che devono essere dati al tuo datore di lavoro variano in base a diversi elementi che sono fondamentali nel calcolo degli stessi giorni. Devi infatti sapere che il ruolo che rivesti, il tipo di contratto, l’anzianità e altri dettagli fanno in modo che i giorni di preavviso siano differenti a seconda del tuo impiego e settore. Nella maggior parte, comunque, devi sapere che:
- se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato da meno di cinque anni, i giorni di preavviso che hai sono otto giorni del calendario;
- qualora tu abbia lo stesso contratto per più di cinque anni, i giorni di preavviso sono quindici;
- se lavori part time da meno di due anni, i giorni di preavviso sono quattro;
- in caso contrario, questi salgono a otto.
Ovviamente devi prendere in considerazione anche un ulteriore elemento fondamentale, ovvero il livello di inquadramento e il settore nel quale operi: il tempo massimo di preavviso varia da un lasso di tempo minimo di quattro giorni fino a un massimo di novanta.

Ricordati che se non invii il preavviso delle dimissioni il datore di lavoro potrebbe applicare nei tuoi confronti una sanzione disciplinare che corrisponde a una riduzione del tuo stipendio. Pertanto, prendendo in considerazione tutti questi dati, tenendo conto che il preavviso deve essere dato entro il primo o il 16 giorno del mese affinché il tratto temporale non scatti alla prossima data utile, potrai evitare di fronteggiare una serie di complicazioni.
Inoltre devi sapere che nel conteggio dei giorni sono compresi anche i festivi e fine settimana, ovvero sabato e domenica, dato che il modo di procedere parla di giorni di calendario senza alcuna distinzione tra le varie tipologie, ovvero feriali o festive. Ecco quindi cosa deve sapere sul preavviso delle dimissioni, che deve essere consegnato prendendo in considerazione tutte queste informazioni fondamentali.